RESTAURIAMO LA CHIESA! sac. Luigi Villa

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Message  Javier Ven 25 Mar 2022, 11:32 am

RESTAURIAMO LA CHIESA! sac. Luigi Villa


LA NUOVA TEOLOGIA

«Gesù chiese ai suoi Discepoli:
“Che cosa dice la gente di Me?”.
Ed essi risposero:
“Tu sei la Manifestazione della nostra
essenza escatologica;
sei il Messaggio che si enuncia
attraverso la dialettica
del processo di armonizzazione;
sei...”.
Ma Gesù li interruppe, esclamando:
“Coosa?”».
(da: “Die Welt”)



PROEMIO


Con questo nostro primo libro iniziamo un altro nostro impegno sotto il titolo: “Restauriamo la Chiesa”, perché dopo
anni di errate esperienze, credo sia bene che si torni ancora ai tempi pre-conciliari del Vaticano II, che ha solo seminato vento e
sta raccogliendo tempesta.


Come mai?.. Questa situazione disastrosa mi fa ricordare una battuta di Pio IX, in cui disse che un Concilio è fatto dallo Spirito Santo, dagli uomini e dal Diavolo.


Allora, è necessario avere il coraggio di condannare apertamente le opinioni errate in materia di Fede, e di riprendere
chi le propugna.


Il “popolo di Dio” ha bisogno solo delle Verità del Vangelo e non delle verità personali di questo o di quell’altro uomo. Certo, bisogna anche discutere, ma avendo sempre, come obiettivo finale, l’affermazione della vera Fede.



Oggi, purtroppo, i successori del Liberalismo, del Modernismo e neo Modernismo, hanno fatto fallire tutti gli sforzi di chi voleva ridare alla società cristiana il fondamento della nostra Fede: Nostro Signore Gesù Cristo.


Ma eccoci al Vaticano II, investito dalle forze progressiste che formarono subito i due terzi delle nuove Commissioni,
formate dai Vescovi e dai “periti” delle “rive del Reno”
1.


Mentre i precedenti Concili furono sempre dogmatici, il
Vaticano II, invece, fu voluto solo come “pastorale”, per cui,
come lo disse chiaramente lo stesso Papa Giovanni XXIII,
per principio, quindi, non si doveva cambiare nulla della
Tradizione, mentre, in realtà, nei testi emanati, nulla
corrisponde alla Tradizione.


Ma, allora, fu una vera rivoluzione per cacciare Cristo e
consegnarci agli uomini, così che ci troveremo, presto, nelle
Chiese, solo con gli uomini, perché non ci sarà più la “PRESENZA
REALE” di Gesù Cristo e, quindi, senza più DIO!



Continua...


1 Cfr. Il libro del R. J. Wilgen. “The Rhive flows into the Tiber”; si avrà
la visione sicura per valutare il Vaticano II.

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Message  Javier Sam 26 Mar 2022, 10:22 am

«La pretesa di adattare la Verità
e la Legge ai propri limiti,
è la maggiore assurdità
che si possa concepire».

(Card. Giuseppe Siri)



Capitolo 1

L’INFESTAZIONE DIABOLICA



Ogni giorno, ormai, non passa senza che la TV non ti sforni omicidi e suicidi. Siamo nell’èra di Satana!

La più segnata è l’America, che sforna il 75% dei crimini satanici. Nell’ultimo decennio sono aumentati
del 500%. Sono dati sconvolgenti segnalati dalla FBI, che certifica, che ben 3.500 omicidi, su 20.000,
sono compiuti dai “serial killer”, veri mostri dell’inferno!

La misura di questi orrori la possiamo trovare dalla lista
che ci dà Piero Scaruffi, che, qui, voglio riassumere.

Nella nostra epoca, il primo di questi killer fu Ed Gein,
che li compì nel Wisconsin, verso la metà degli anni 50. Poi,
venne Charles Manson, che fece la strage di Bel Air, nel
1969, in cui morì sua moglie e altre sette persone.
Seguì David Berkowtz che, tra il 1976 e il 1977, ne uccise sei,
a New York, e nei 1976, uccise, ancora, orrendamente, sette
bambini. Una strage di più di centinaia di persone, l’attuò Henry
Lee Lucas, compresa sua madre. Un record di morti lo fece il
texano Donald Evans. Un altro fu Ted Bundy che trucidò
una trentina di donne. Pure Edmund Kemperne seviziò e
uccise altre moltissime donne. Nel 1980, a Chicago, John
Wayne Gacy uccise 33 uomini. Una prostituta, Allen Wuornos,
anmazzò sette uomini. Tra il 1978 e il 1991, Jeffrey Dahmer
fece a pezzi dodici persone.

L’FBI, nel 1993, fece sapere che, in circolazione, ci sono
circa 500 di que sti “serial killer”.

Una Casa Editrice americana osò persino pubblicare le foto
di que sti killer, come quelle dei calciatori; una mostruosità,
questa, che impantana la società di colpe abominevoli che
portano all’inferno. È certo che questi satanisti appartengono a
oscure congreghe demoniache, dove si compiono culti tremendi
che prescrivono anche omicidi.

Nella zona America, nel 1946, c’erano già 10.000 congreghe
sataniche, e nel 1976 erano salite a 48.000 e nel 1985 arrivarono
persino a 135.000!

I satanisti, oggi, operanti negli Stati Uniti sono più di
1.135.0001.1


Continua...


1 Cfr. U.P. Bourre, “Les sectes luciferiennes aujourd’hui” Paris, 1978.
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Message  Javier Lun 28 Mar 2022, 6:39 am

Michele Del Re, avvocato e professore universitario di diritto penale, dal “liber legis” di Aleister Crowley, un mago
nero, riporta questo brano che fa rabbrividire:

Questi delitti tremendi si consumano nel delirio che adora
Satana. Il professore, valutando i crimini satanici scrive: «Se i crimini portati a conoscenza del pubblico, di natura satanica, sono all’incirca 1.500 … la densità maggiore sarebbe in Europa, nel triangolo Torino, Praga e Lione. La concentrazione degli adoratori di Satana, in Italia, è una realtà.

Del Re, scrive: «Per le campagne della Toscana meridionale, si parla di 4.000 sacerdoti satanici con 40.000 seguaci. Nelle Marche, vi sarebbero cinque congreghe sataniste, di cui due nel temerano, due, nel pesarese, uno ad Ancona. A Torino, capitale del satanismo, vi sarebbero oltre 40.000 satanisti!»2

Più ci si addentra in questo mondo satanista, e più si scopre che sono tante le coincidenze che collegano efferati delitti, connessi alla magia sessuale, ai “serial killer”.

2 Cfr. “La Stampa” del 25 aprile 1988.


Continua...


Dernière édition par Javier le Lun 28 Mar 2022, 8:54 am, édité 1 fois
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Message  gabrielle Lun 28 Mar 2022, 7:58 am

Javier a écrit:Une maison d'édition américaine a même osé publier les photos
de ces tueurs, ainsi que celles des footballeurs ; une monstruosité,
celle-ci, qui enlise la société des péchés abominables qui
mènent à l'enfer.

Javier a écrit:Michele Del Re, avocate et professeure universitaire de droit pénal, du « liber legis » d' Aleister Crowley, un magicien noir , rapporte ce passage frissonnant :

« Le rite suprême doit créer une
atmosphère particulière

A quoi se plaindre de la publication de photos et une page plus loin faire la description d'un rite satanique! C'est pas logique et à la limite indécent. Mettre dans la tête de ses lecteurs ces images diaboliques est loin d'être intelligent ne dénote pas une grande préoccupation des âmes et le leur sensibilité et fragilité.
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Message  gabrielle Lun 28 Mar 2022, 8:01 am

gabrielle a écrit:
Javier a écrit:Une maison d'édition américaine a même osé publier les photos
de ces tueurs, ainsi que celles des footballeurs ; une monstruosité,
celle-ci, qui enlise la société des péchés abominables qui
mènent à l'enfer.

Javier a écrit:Michele Del Re, avocate et professeure universitaire de droit pénal, du « liber legis » d' Aleister Crowley, un magicien noir , rapporte ce passage frissonnant :

« Le rite suprême doit créer une
atmosphère particulière

A quoi se plaindre de la publication de photos et une page plus loin faire la description d'un rite satanique! C'est pas logique et à la limite indécent. Mettre dans la tête de ses lecteurs ces images diaboliques est loin d'être intelligent ne dénote pas une grande préoccupation des âmes et le leur sensibilité et fragilité.

De plus je vous demande de retirer ce passage et à l'avenir de prendre soin de les omettre.
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Message  gabrielle Lun 28 Mar 2022, 8:24 am

Javier a écrit:Le journaliste Giorgio Medail a écrit : « Il existe une tradition...
selon laquelle le meilleur sacrifice pour invoquer des démons est celui
d'êtres humains....

Celui la aussi tout le paragraphe enlevez-le, au plus vite.

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Message  Javier Lun 28 Mar 2022, 8:49 am

gabrielle a écrit:
Javier a écrit:Une maison d'édition américaine a même osé publier les photos
de ces tueurs, ainsi que celles des footballeurs ; une monstruosité,
celle-ci, qui enlise la société des péchés abominables qui
mènent à l'enfer.

Javier a écrit:Michele Del Re, avocate et professeure universitaire de droit pénal, du « liber legis » d' Aleister Crowley, un magicien noir , rapporte ce passage frissonnant :

« Le rite suprême doit créer une
atmosphère particulière

A quoi se plaindre de la publication de photos et une page plus loin faire la description d'un rite satanique! C'est pas logique et à la limite indécent. Mettre dans la tête de ses lecteurs ces images diaboliques est loin d'être intelligent ne dénote pas une grande préoccupation des âmes et le leur sensibilité et fragilité.

Pienso lo mismo que usted, Gabrielle. En todo caso, habría que reprochárselo al Padre Luigi Villa. Cuando estaba publicando esto, me desagradó en extremo que entrara en semejantes descripciones escabrosas. Por lo que a mí me toca, asumo mi parte de responsabilidad y retiro ese pasaje.
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Message  gabrielle Lun 28 Mar 2022, 8:52 am

Merci Javier.
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Message  Javier Mer 30 Mar 2022, 6:39 am

È ovvio che, dopo questo quadro di scene raccapriccianti,
sataniche, si pensi all’esistenza dell’inferno, nonostante che,
oggi, non si parla più dei quattro “novissimi”, neppure nel catechismo.
Nelle passate dichiarazioni papali, si diceva chiaramente che “la
salvezza non è automatica e non arriverà per
tutti”,
se gli uomini non si pentiranno dei loro peccati e non
chiederanno il perdono di Dio. La Fede cristiana è un annuncio,
un’offerta all’uomo, mai un’imposizione.
L’inferno,
quindi, è la prova che l’uomo è libero, per cui neppure Dio
può costringerlo a scegliere l’amore divino.



È ovvio che molti si chiedano: ma quanti vanno all’inferno?
Rifacciamoci al Vangelo.

Dopo aver concluso la parabola del “convitato senza l’abito
nuziale”,
Gesù afferma che fu gettato «nelle tenebre
esteriori, dove sarà pianto e stridore di denti».
Poi, Gesù
aggiunge una misteriosa rivelazione: «perché molti sono i
chiamati, ma pochi gli eletti».


Questa “rivelazione” vien ripetuta da S. Matteo, con immagini:
«Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via
che porta a perdizione e molti sono quelli che entrano in essa; mentre
stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita e pochi sono
quelli che la trovano».



Per S. Agostino, queste parole di Gesù: “molti sono i
chiamati, ma pochi gli eletti”,
«non è una parola, ma un
tuono»;
e l’interpreta: «certamente quelli che si salvano
sono un piccolo numero».



S. Giovanni Crisostomo si chiedeva: «quante persone si
salveranno della nostra città?»
e rispondeva: «tra tante migliaia
di persone, nemmeno cento arriveranno alla salvezza».



S. Tommaso d’Aquino cerca di spiegare questa selezione:
«un bene proporzionato alla comune condizione della natura
umana si trova in molti..., ma il bene che è al di sopra della
comune condizione della natura, è un numero ristretto... E
siccome la beatitudine eterna, consistente nella visione di Dio,
supera la comune condizione della natura, sono pochi quelli
che si salvano. E questo dimostra la misericordia di Dio che
innalza, alcuni a quella salvezza che la maggioranza degli
uomini non raggiunge».



Continua...
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Message  Javier Ven 01 Avr 2022, 7:21 am

Nelle prediche di tutti i Santi di tutti i tempi, quelle parole di Gesù furono commentate con minacciosi ammonimenti.

S. Leonardo da Porto Maurizio ripeteva spesso, nelle
sue prediche, la storia del Prelato di Lione che “per zelo della
sua anima”,
si era riparato nel deserto a far penitenza,
ed era morto nella stessa ora in cui era morto S. Bernardo.
Comparendo, dopo morte, al suo vescovo, gli dice: «nella
stessa ora in cui morii io, spirarono trentamila persone. Di
queste, l’abate Bernardo ed io salimmo subito al cielo;
altri tre, andarono in purgatorio; tutte le altre
29milanovecentocinque anime, precipitarono all’inferno!».



Certo, non è di fede questo contare, perchè la Chiesa non
ha mai tradotto in numeri i “molti chiamati” e i “pochi eletti”,
ma ci ricorda che nella profezia dell’ultimo giudizio, Gesù ha
ripetuto: «Io vi dico: in quella notte, due saranno in
un letto; l’uno, sarà preso, e l’altro, lasciato; due donne
macineranno assieme: una sarà presa, l’altra, lasciata; due
saranno al campo: una sarà presa e l’altra lasciata».
Mistero di Dio!..


Ma dopo questa bella visione apocalittica, viene la visione
dell’inferno che ebbero i tre pastorelli di Fatima, in cui la
Madonna disse a Giacinta: «Sacrificatevi per i peccatori:
dite spesso (il Rosario), specialmente quando compite qual-
che sacrificio».
«Dopo queste parole, la Signora aprì le mani.
La luce proveniente da esse sembrò penetrare la terra e vedemmo un mare
di fuoco. Immersi in questo fuoco vi erano demoni ed anime che
sembravano tizzoni trasparenti, alcuni neri o bronzei, in forme umane,
portate intorno dalle fiamme che uscivano da essi, assieme a nuvole
di fumo. Essi cadevano da tutte le parti, proprio come le scintille
cadono dai grandi fuochi, leggere, oscillanti, tra grida di dolore e
disperazione, che ci atterrirono sino a farci tremare di paura. I demoni
potevano essere distinti dalla loro somiglianza a orribili, ripugnanti e
sconosciuti animali, incandescenti come carboni accesi».
(Parole di Lucia).


«Atterriti e come per supplicare aiuto, alzammo gli occhi
verso Nostra Signora, la quale ci disse con gentilezza, ma
anche con tanta tristezza: “Avete visto l’inferno, dove vanno le
anime dei poveri peccatori...”».
Che terribile quadro!


Ora, la Madonna si trova in mezzo a due situazioni: da
una parte, Ella vede l’umanità indifferente o, peggio,
ostinata, di fronte ai castighi annunciati; dall’altra, Ella vede chi
sorride dei castighi che si avvicinano, restando increduli,
materialisti, sensuali. Eppure, la Madonna ha chiaramente
espresso che ci stiamo avvicinando agli ultimi tempi. Ella ha
pure affermato che questa, in atto, è la lotta decisiva, finale,
d’una battaglia da cui si uscirà vincitori o vinti, ossia: o con
Dio o col diavolo.



Per questo, Ella ci ha ripetuto varie volte che i rimedi dati
al mondo sono il Santo Rosario e la devozione al suo Cuore Immacolato.



Riflettiamo anche su quello che pure Ella disse chiaramente:
«Noi ci stiamo avvicinando agli ultimi tempi!». Ora, la
parola “ultimi” vuol dire che non ce ne saranno più altri!


Quanto abbiamo scritto ci fa ricordare quello che disse Gesù Cristo quando agli sgherri del Sinedrio che erano venuti
a catturarlo disse: «Questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre» (Lc. 22, 23), il che vuol dire che esiste un’ora nella
quale prevale il potere delle tenebre in cui domina la negazione e il sovvertimento di ogni legge divina ed umana, ossia l’ora
della bestemmia e del sacrilegio, dell’ingiustizia e della tirannia, della rapina e del sangue. Oggi, siamo in quest’ora di
Satana, pervasa da questa peste, come in nessun altro secolo, che possiamo dire di apostasia da Dio, espressa nella satanica parola “laicismo”.



Tutto, infatti, è stato laicizzato: la filosofia, la scienza, la politica, la separazione della Chiesa dallo Stato, la proclamazione dei “diritti dell’uomo” per disconoscere i diritti di Dio. Il bolscevismo e il neo-paganesimo sono presenti per dare la scalata al Regno dei Cieli per rovesciare Dio dal suo trono.


Ed ecco, allora, la conclusione che si può tirare: nessuna
età fu mai così dominata dallo spirito infernale, insatanata, per
l’assurda emancipazione da Dio. Ma questo ha portato sempre
a una spaventosa espiazione da parte di Dio. Il presente, funestato
da tanti lutti e da tanto sangue, ci rende tristemente pensosi.

Comunque, però, non siamo incerti nell’esito finale di
questa lotta gigantesca tra Cristo e Satana. Un finale che lo
possiamo vedere sul monolito della piazza di San Pietro, che
canta da secoli:



ECCE CRUCEM DOMINI!
FUGITE PARTES ADVERSAE!
VIVIT LEO DE TRIBU IUDA!



Continua...
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Message  Javier Lun 04 Avr 2022, 4:43 am

«Lo sconvolgere le opinioni di un popolo
è gioco diabolico di un anno; il riordinarle
è pianto di secoli».
(S. Pio X)


Capitolo II

PAOLO VI CAMBIÒ LA CHIESA



Questo fu il titolo e il sotto-titolo su l’Avvenire del 19
marzo 1999: “La cattedra di Paolo VI. Ruini traccia un
profilo del Papa che cambiò la Chiesa”.


Dunque, anche il cardinale Ruini ha riconosciuto che Paolo VI
ha cambiato la Chiesa. Quando lo dissi io, ci fu subito
reazione; ora, perchè l’ha detto un Cardinale, tutto va bene!

Comunque, il momento della verità arriva sempre, e
questo momento è arrivato anche qui, ma il cardinale Ruini
si dimenticò di dire che Paolo VI, dopo la sua elezione a pontefice,
aveva giurato «di non diminuire o cambiare niente di quanto trovai
conservato dai miei probatissimi antecessori, e di non ammettere
qualsiasi novità, ma di conservare e di venerare con fervore,
come vero loro discepolo e successore, con tutte le mie forze e
con ogni impegno, ciò che fu tramandato»
1.


Perchè, allora, sua Eminenza Ruini ha mentito, come se
non sapesse quale enorme ribaltamento abbia fatto lo
spergiuro Paolo VI in tutte le strutture della Chiesa?

Ora: chi mai si aspettava tutte quelle trame e manipolazioni
post-conciliari, tali da cambiare ab imis, tutta la Chiesa della
Tradizione? E chi mai seppe sospettare che Paolo VI avesse a
trovare tanti arte fici luogotenenti per mandare in rovina la
Chiesa?

Impossibile, ormai, elencare tutto quello scempio da Lui
fatto, e a quello che Lui ha coperto o incoraggiato, o tollerato,
o sviluppato, come il nichilismo, il paganesimo morale, il
divorzio, l’aborto, la secolarizzazione, la pornografia, il
temporalismo politico, il comunismo...


Così, l’abbandono della religiosità della vita, a causa della
perdita dei valori cristiani, ha condotto il mondo cattolico a un
tale degrado da averci fatto dimenticare persino qual’era la vita
della Chiesa anteriore dell’infausto Vaticano II! Siamo, così, arrivati,
come Lutero, a lacerare la “tunica inconsutile” senza cuciture di
Nostro Signore Gesù Cristo, il vero unico, Capo del suo Corpo Mistico,
la Chiesa.



Continua...


1 Cfr. il “Giuramento” che fece nel giorno della sua incoronazione il 30
giugno 1963.

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Message  Javier Jeu 07 Avr 2022, 6:39 am

In sintesi, possiamo dire di Paolo VI che:

– politicamente, fu di “sinistra”;
– intellettualmente, un “modernista”;
– religiosamente, un “massone”.



Infatti, la Fede, sotto di Lui, fu distrutta dall’ecumenismo:
l’evangelizzazione fu sostituita dal “dialogo”; il “Regno di
Dio” fu rimpiazzato dal “Regno dell’uomo”, in nome della
laicità e dei presunti “diritti umani”; la Morale cattolica,
affossando la Fede e la centralità della Persona di Gesù
Cristo, si è dissolta, senza più contare le conseguenze del
“peccato originale”.



Così, l’attuale situazione religiosa è insostenibile.
I Pastori della Chiesa sono diventati lupi rapaci,
eresiarchi, nemici dell’antica vera Chiesa trasmessaci
incorrotta dal tempo dei Martiri, ed ora, invece,
infangata da assurdi contatti con religioni false.

La Gerarchia ha forse dimenticato il dovere di
ascoltare Gesù che ci ha detto: «Andate, predicate al mondo
intero, battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo»?
Come si concilia, allora, la “nuova norma
apostolica” di non più fare proselitismo?..
E come si spiega,
allora, il Comandamento: “Non avrai altro Dio all’infuori di Me”,
che significa, appunto, che una sola è la Fede rivelata e
scientificamente difendibile.



Al lettore giudicare sulla obiettività delle nostre asserzioni.

I Cardinali conservatori furono deliberatamente ignorati,
trascurati e, talvolta, rimossi dai posti di un certo rilievo
(come Parente, Traglia, Samoré, Bertoli, Palazzini,
Siri...),
mentre i Cardinali progressisti furono prescelti a
posti di governo e confermati nelle loro cariche (come
Pironio, Garrone, Seper, Baggio, Pignedoli, Villot... )

E che dire del Vaticano II che Paolo VI, dopo la morte di
Papa Giovanni XXIII, volle continuarlo e guidarlo Lui stesso,
facendolo dirigere da spiriti estremisti (come Lercaro,
Suenens, Alfrink, Leger e da “periti” modernisti?..


E che dire di quella costituita Massoneria Vaticana
(auspice Paolo VI) con autorevoli esponenti come Villot, Casaroli,
Macchi, Baggio, Lercaro, Poletti, Romita, Pimpo...)

che fecero zittire le voci loro discordanti, per imporre le loro
innovazioni più o meno massoniche, che rinnegavano secoli di
esperienze e di Storia...


Passiamo, ora, a rilevare, in breve, quello che avvenne
sotto il Pontificato di Paolo VI:
si è debilitata la Fede nei fedeli; sono di continuo diminuiti i sacerdoti, i Monaci e le Religiose; è quasi sparita la predicazione della dottrina e della Morale cattolica; si è fatto ignorare e persino impugnare le verità professate per secoli; si è aperto al socialismo e al comunismo ateo; si nominarono Vescovi e Arcivescovi evidentemente progressisti, anti-conservatori, sinistrorsi, opportunisti e servili; si attaccarono i dogmi; si accettò il Marxismo; si fece aumentare l’agnosticismo, l’indifferentismo, la permissività, la licenza, la denatalità, l’aborto, il divorzio, il numero dei matrimoni civili; si è fatto sparire, o quasi, la Presenza Reale di Cristo nei Tabernacoli; tolti i Tabernacoli dall’altare… e via dicendo!


Che direbbero, ora, i Papi precedenti, anche quelli immediati predecessori di Paolo VI, come San Pio X (1903-1914), Autore delle encicliche “Dominici Gregis” e “Lamentabili”; e come Pio XI (1922-1939), il Papa delle Missioni e dell’Azione Cattolica, della memorabile enciclica contro il Marxismo; e come Pio XII (1939-1958), il Papa della “Humani generis”?


Che direbbero, quindi, di questa “auto-demolizione” della Chiesa, in cui è entrato il “fumo di Satana”, con l’umanesimo immanentistico, con tutte le devastazioni dottrinali guidate dalla Massoneria che lavora solo per rovesciare il Cristianesimo tradizionale per inaugurare un “Cristianesimo nuovo”, ossia la religione di una Umanità “omnia in omnibus” al posto del Cristianesimo di Dio?


Ogni cristiano, e a maggior ragione ogni Sacerdote, deve
avere la consapevolezza e l’amore della Verità
e che, quindi,
dopo la annunciazione pubblica del Cardinale Ruini
su l’Avvenire del 29 marzo 1999 , “Paolo VI cambiò la Chiesa”,
devono restare nella “Chiesa di prima”, quella fondata da
Gesù Cristo,
che non è quella della “Chiesa conciliare”, e
reputare, di conseguenza,
che il Pontificato di Paolo VI, che
ha gettato alle ortiche il “Triregno”, deve essere reputato
una vera “punizione divina”!



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Message  Javier Lun 11 Avr 2022, 5:30 am

«Oportet oboedire Deo
magis quam hominibus».
(“Atti”, 5, 29)

«La più grande carità
è quella di far conoscere
e amare la verità».

(Card. Charles Journet)


Capitolo III

PAOLO VI E I SUOI SUCCESSORI PAOLO VI E I SUOI SUCCESSORI
SONO PAPI?



A questo punto, ci possiamo credere che i Papi del Vaticano II
sono dei “falsi Pastori”, quindi non più Papi?


Pur essendo stati regolarmente eletti, hanno perduto il papato per aver
commesso un peccato (o più) formale di eresia o di scisma, per cui avrebbero
perduto ogni giurisdizione.


Ora, è nella luce della Fede che rigettiamo le dottrine che,
in opposizione e in contraddizione con la dottrina infallibile
anteriore, appunto perché erano infallibili nella loro funzione
di dottori universali, non potevano insegnare ufficialmente
degli “errori”. Ma questo, invece, fu proprio fatto da Paolo VI
e dai suoi successori e questo ha posto un problema alla coscienza
cattolica, constatando che il loro insegnamento non è
più quello della Chiesa cattolica ante Vaticano II, e persino in
opposizione o in contraddizione con la Tradizione di sempre.


Ora, non v’è, né vi può essere un “nuovo Vangelo”, per
cui ci troveremmo nella situazione dei cristiani della Galazia,
ai quali si voleva imporre un nuovo Evangelo. La soluzione la
diede lo Spirito Santo, tramite San Paolo, in modo formale,
e cioè che bisogna dichiarare anatemi i responsabili di tale
riforma, non più cattolica: «Ma anche se noi stessi o un Angelo
del cielo venisse ad annunciare un Vangelo diverso da quello
che vi abbiamo annunciato noi, sia egli anatema».


Ecco il commentario che ha fatto San Vincenzo da Lerino
nel suo Commonitorium”: «Perchè Paolo dice “anche se
noi stessi” e non “io”? Perchè vuol dire che se anche Pietro
o Paolo, o anche Giovanni, o anche l’intero coro degli Apostoli
vi evangelizzasse altrimenti di quanto noi vi abbiamo
evangelizzato, essi sarebbero anatemi (...) per affermare la
fedeltà alla fede primitiva, egli non risparmia né se stesso, né
gli altri Apostoli. Ed insiste: «anche se un Angelo del cielo»…

Non che gli Angeli santi del cielo possono peccare, ma
egli vuol dire che se accadesse ciò che non può prodursi,
chiunque tentasse di modificare la fede ricevuta, sarebbe
anatema.


Quindi, se è empio e pericoloso supporre simili cose,
bisogna ammettere che come precetti d’ordine morale,
si applicano in tutte le epoche, altrettanto le leggi che
interdicono di modificare il contenuto della Fede, sono
valevoli per tutti i tempi.


Ecco dunque chiaro. Secondo San Paolo, i responsabili
del Vaticano II, i quali han voluto cambiare le nostre
credenze, quelle che abbiamo ricevuto dai nostri Padri
nella Fede, devono essere dichiarati “eretici”.


Anche i “frutti” del Vaticano II ci obbligano a concludere
che il Vaticano II, che ha prodotto frutti bacati, non erano,
certo, da un “buon albero”. Altrettanto, i “Pastori” che
hanno prodotto e imposto la dot trina di questo presunto
Concilio, sono stati dei “falsi pastori”.


I frutti del Vaticano II ci fanno concludere che il Vaticano II
che ha prodotti questi “frutti in putrefazione”, non può
aver avuto che “pastori cattivi”, ossia dei “falsi pastori”.


Vediamo, allora, subito di ricapitolare quali siano i “frutti
bacati” da quando Paolo VI
ascese al trono, fino ad oggi.

Da quando Giovanni XXIII convocò il Vaticano II si
iniziò una crisi senza precedenti in un mondo che era già
profondamente minato, in decomposizione.



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Message  Javier Mer 13 Avr 2022, 5:38 am

AUTO-DISTRUZIONE DELLA CHIESA


Nel corso dell’udienza del 15 luglio 1970: «In molti settori,
fino a ora, il Concilio non ha dato la tranquillità desiderata,
piuttosto ha suscitato turbamenti e problemi»


Questa dichiarazione, fatta, quasi cinque anni dopo il
Vaticano II, dal testimone più autorizzato, fu la confessione
di uno scacco clamoroso. E anche oggi, dopo più di 40 anni di
aggiornamento, ha aggravato i problemi, come ebbe a riconoscere
anche il card. Josef Ratzinger nel suo “Rapporto
sulla fede”
(1985):

«I Papi e i Padri conciliari si attendevano una
nuova unità cattolica e invece ci si è avviati
verso un dissenso che, per riprendere le parole di
Paolo VI, sembra essere passato dall’auto-critica
all’auto-distruzione. Ci si attendeva un nuovo
entusiasmo e invece ci si è persi nella noia e
nello scoraggiamento; si aspettava un passo
avanti e invece ci si è trovati dinnanzi a un
processo evolutivo di decadenza, sviluppatosi in
larga misura col richiamo a un pretesto “spirito
del Concilio” che, in tal modo, lo ha vieppiù
discreditato».


Ma già dieci anni prima aveva già detto:

«Bisogna affermare a piena voce che una
“riforma reale” della Chiesa presuppone
un abbandono senza equivoci, delle “vie
erronee” di cui sono ormai incontestabili
le catastrofiche conseguenze».


Parlando della crisi degli uomini di Chiesa, il Cardinale
disse:

«Sotto l’urto del post-concilio, i grandi Ordini
Religiosi hanno vacillato, hanno subìto forti
emorragie, hanno visto la riduzione dei nuovi
ingressi a limiti mai raggiunti prima, e oggi
ancora sembrano scossi da una crisi di identità
(...). Sono spesso gli Ordini tradizionali più
“colti” e meglio equipaggiati intellettualmente,
a subire le crisi più gravi».


A questo calo catastrofico degli effettivi nelle
Congregazioni religiose va aggiunto:


– l’abbandono del sacerdozio e il matrimonio dei
preti, come ai tempi di Lutero;

– la rarefazione delle vocazioni, tanto per il clero
secolare che regolare, come pure per le Religiose,
ovunque, dove chiudono conventi, seminari, scolasticati;

– l’assistenza alla Messa domenicale;

– lo scandalo dei nuovi catechismi, che distruggono
la fede;

– le conversioni al cattolicesimo, cessate quasi ovunque ..


Dopo tutto questo, sorto dalla “nuova Pentecoste”, avvenuta nella “nuova Chiesa” del Vaticano II, fu invece una tale rottura col passato della Chiesa, che potrebbe anche dirsi un vero scisma consumato!

Ora, si potrebbe anche domandarsi: i Papi del Vaticano II furono veramente Papi?


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Message  Javier Sam 16 Avr 2022, 4:09 am

Dato che anche i Papi non sono confermati in grazia e,
quindi, possono cadere in qualsiasi peccato, non potrebbe
lasciarsi allettare anche da quella caduta morale di modernista,
dato che esso ha saputo svilupparsi insidiosamente tra gli intellettuali?
Già San Pio X aveva scritto: «Gli artigiani del l’errore si
nascondono nel seno stesso e nel cuore della
Chiesa».
E Lui stesso denunciò il grande numero di cattolici
laici, più ancor deplorevole, di sacerdoti che, fingendo amore
per la Chiesa, assolutamente scevri di ogni solido presidio di
filosofico e teologico sapere, e per contro penetrati sino al
midollo di velenose dottrine, attinte presso gli avversari della
fede cattolica, si atteggiano nel disprezzo di ogni modestia,
quasi rinnovatori della Chiesa»
(Cfr. “Pascendi
Dominici gregis”,
introduz. N° 2).


Quindi, alla luce della Fede, come si distinguono i veri
dai falsi Pastori? La risposta ce la dà lo stesso Maestro di
Verità: «Dai loro frutti li riconoscerete» (Mt .VII,16) e
questo si percepisce nella luce della Fede. Gli antichi dottori
conoscevano la capacità degli innovatori nell’arte dell’ingannare.


Per scoprire questi agguati rinnovati... non v’è altra strada
di questa: quando si tratta di rendere visibili le sentenze
che, sotto un velo di ambiguità, contengono un errore di
senso, sospetto e pericoloso, bisogna denunciare il significato
perverso sotto cui si camuffa l’errore opposto alla verità
cattolica. Gesù non ci ha, forse, assicurato che le porte
dell’inferno non prevarranno mai contro la Chiesa, edificata su
Pietro?


La Fede è sempre stata attaccata, ma oggi «è alle fibre
più profon de della Fede che i modernisti hanno messo la
scure»
(Pio X).


Ora, la professione di fede ci è stata imposta da Nostro
Signore Gesù Cristo stesso, dicendo: «E voi pure mi
renderete testimonianza, perchè siete con Me fin dal
principio»
(Joh. XV, 27). E Gesù ci chiede di confessare
non soltanto che Lui è Cristo, il Figlio di Dio vivente,
ma anche che la sua parola non passerà mai!


Perciò, l’onore di Dio obbliga ogni credente a professare la
sua Fede nelle Parole di Gesù. E questa confessione non è
facoltativa, ma ogni battezzato vi è tenuto, anche mettendo in
pericolo la propria vita. Ed è questa confessione che ci ha dato
tutti i Martiri!



***


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Message  Javier Mer 20 Avr 2022, 4:50 am

La Chiesa post-Conciliare di Paolo VI è ricordata da tanti punti, quali


1) Lo stupro alla Santa Liturgia fu orchestrato da Papa Paolo VI. Nessun disastro fu più mortale della distruzione della Messa di Rito Romano, che veniva a noi direttamente dagli Apostoli. Fu un atto demoniaco quello di Paolo VI di sostituire la Messa di Rito Romano con il bastardo e protestantizzato “servizio” detto “Novus Ordo Missae”. La “Riforma Liturgica di Paolo VI” colpì anche ogni aspetto della vita liturgica, come la “Liturgia delle Ore” (Salterio, Letture bibliche, Inni, Canti, Intercessioni); la Litania dei Santi; i Sacramenti (Battesimo, Santa Comunione, Cresima, Confessione, Matrimonio, Ordine, Estrema Unzione), Benedizioni, Riti Pontifici, il Calendario della Chiesa e la musica sacra...


2) L’attacco alla Filosofia tomistica. Scartò la Scolastica Tomista e la Tradizione della Legge Naturale, in favore della Fenomenologia e dell’Esistenzialismo.


3) Lo scardinamento del sacerdozio e della vita religiosa. In forte contrasto con il prete pre-conciliare, virile, celibe, i “nuovi preti” della “Nuova Chiesa” sono effeminati e fiacchi ed, ecumenici, non condannano né gli errori né chi li propaga. Paolo VI agì così per indebolire un sacerdozio celibe, per aprire a un diaconato permanente di non celibi, di uomini sposati. Anche l’aver ammesso Ministri protestanti sposati, convertiti al sacerdozio cattolico, ha contribuito a indebolire l’obbligo al celibato ecclesiastico. Paolo Vl, poi, eliminando gli “Ordini Minori”, aprì la porta per assumere i ruoli di lettore e di chierico, aprendo, così, anche strada al “Rito laico della Comunione sulla mano”.

Ma Paolo VI indebolì il Sacerdozio anche in altri modi. Egli presiedette alla completa laicizzazione di migliaia di preti, concedendo loro la dispensa “pro gratia”.



4) L’abolizione del giuramento anti-modernista di San Pio X, dopo la promulgazione delle encicliche “Lamentabili Sane” e “Pascendi Dominici Gregis” contro il Modernismo.


5) Lo sventramento della Curia Romana. Fu una vera distruzione, nefando “risultato” del suo Pontificato. Inoltre, Paolo VI impose il pensionamento e il ritiro dei Vescovi all’età di 75 anni, togliendo loro anche il diritto di votare in un Conclave, dopo l’età di 80 anni. Così facendo, si liberò da quei Prelati, stimati per essere uomini di Fede, di onore, con esperienza, capacità e saggezza, per dar posto, invece, a uomini di minor merito e capacità, ma più consoni alle sue vedute e inclinazioni. Con il declino della Curia, vennero alla ribalta le Conferenze Episcopali Nazionali, dove il nucleo dirigente decide chi potrà o non potrà essere eletto Vescovo.


6) L’inaudita fraternizzazione della Chiesa con eretici, scismatici e i nemici tradizionali della Chiesa, incluso comunisti, massoni, sionisti, funzionari dell’Ordine Mondiale. Fu, questo spirito del Vaticano II, lo stesso “spirito” della Rivoluzione Francese, col suo motto massonico: “Libertà, Eguaglianza, Fratellanza”.


7) La proliferazione della vagante ecumenica. Infausto fu il continuo contatto con il “Consiglio Mondiale della chiese”, dominato dai soviet di Mosca e finanziatore dei “terroristi” e delle “guerre di liberazione”, in America Latina e in Africa. Giustamente, l’Arcivescovo Lefebvre disse che “le attività inter-religiose di Papa Paolo VI furono un esercizio di “blasfemia pubblica”.


8 ) Il tradimento del card. Slipyi, del card. Mindszenty, e dei milioni di vittime del Comunismo internazionale, sono frutto della politica internazionale montiniana.


Fermiamoci pure qui: tutte le azioni che abbiamo elencate, sono i frutti del “regno di Paolo VI”: una vera catastrofe!


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Message  Javier Sam 23 Avr 2022, 5:22 am

«Di tutti i doveri inerenti
al Cristianesimo,
il primo e più sacro
è quello di mantenere
la purezza del suo messaggio,
che non è quello dell’uomo
per l’uomo,
ma quello della salvezza
che viene da Dio».

(Etienne Gilson)


Capitolo IV

L’ERRORE NON CONDANNATO, È APPROVATO



Ecco gli “errori” più comuni diffusi in contrasto con la
genuina fede cristiana, sostenuti anche da sacerdoti.

– La Santa Messa è un semplice “memoriale” della “cena”
del Signore, anziché la rinnovazione incruenta del Sacrificio della Croce.

– Il Sacerdote è un delegato del “popolo di Dio” (cristiani)
o un “Primus inter pares” e non un Ministro consacrato
che agisce “in Persona Christi”.

– Il Romano Pontefice è infallibile nelle questioni di Fede e
di Morale, solo quando agisce in unione con i Vescovi, e
che i Vescovi da soli in unione, possono essere infallibili
senza il Papa.


– Il Magistero del Romano Pontefice è infallibile solo nelle
proclamazioni dogmatiche solenni e non in tutte le questioni
di Fede e di Morale quando perpetuino l’insegnamento
immutabile della Chiesa.

– La Santa Messa privata, o senza concorso di popolo, è divenuta
illecita o ha minore efficacia che la Messa comunitaria.

– La Comunione ricevuta per necessità fuori Messa, non vale
quanto la Comunione durante la Messa.


– I dogmi e i misteri principali della nostra Fede (peccato
originale, verginità perpetua di Maria, resurrezione di Gesù
Cristo, esistenza degli Angeli, ecc.) come la storicità dei
Vangeli, possano avere un contenuto e un significato diverso
da quello genuino e letterale insegnato perennemente dalla
Chiesa, o che l’interpretazione di essi possa evolversi con
le condizioni storiche;

– Che ci sia una Chiesa di prima del Concilio Vaticano II
e una Chiesa di dopo il Concilio Vaticano II e che le due
Chiese siano due “ère” diverse nella vita del cattolicesimo.

– La Storia della Salvezza sia una evoluzione progressiva
dell’uomo nella costruzione di un mondo migliore verso la
perfezione.


– Gesù Cristo è venuto a promettere la felicità su questa
terra, in senso materialistico e sociale, e non la felicità
trascendentale dello spirito nell’amore di Dio e del prossimo.

– La salvezza sia un fatto collettivo e non individuale.

– La Santa Messa era detta, un tempo, anche “Eucarestia”,
che significa rendimento di grazie e, infatti, essa è
la più bella preghiera per ringraziare Dio Padre di tutte le
grazie che ci concede.


– La Santa Messa ha un grande valore perché non è la preghiera
di un solo uomo, ma del Cristo totale, cioè la preghiera di Gesù
e di noi tutti uniti a lui. Si tratta di un vero incontro con Dio.
È lui, primo, a rivolgerci la parola (Epistola e Vangelo), poi chi
assiste alla Santa Messa, con Cristo e tutti gli altri fratelli,
rispondono che accettano l’incontro (Offertorio) che si realizza
nella Comunione.

– Nella Santa Messa ci si raduna per ascoltare la parola di
Dio, per offrire tutti noi stessi al Padre per mezzo di Cristo
e con Cristo, e realizzare, così, una via di unione con Dio,
una vita sempre più cristiana.

– Consacrazione: Cristo offre sé stesso e noi al Padre. Noi,
con il sacerdote, offriamo Cristo e ci offriamo a Lui.

– La Messa è la “Cena”, e la “Cena” è un pasto. Il Cristo
ha voluto così.

– La Messa è una fraterna spartizione, un pasto di famiglia,
una unione totale, una comunione di preghiera con
il Cristo.



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Message  Javier Jeu 28 Avr 2022, 8:30 am

«Se ho contro di me tutti i Vescovi,
ho con me, però, tutti i Santi
ed i Dottori della Chiesa».

(San Tommaso Moro)


«Condannandoci,
voi condannate tutti i vostri antenati.
Perché che cosa abbiamo
noi insegnato
che essi non insegnarono?».

(Sant’Etmondo Campion)



Capitolo V

LA “NUOVA CHIESA” UNIVERSALE



Una delle concezioni distorte dello Spirito Santo è anche
questa: «La guida dello Spirito Santo nella Chiesa Cattolica
non è superiore alla sua guida spirituale del singolo laico»
1.


Karl Rahner, detto “il più influente teologo del Vaticano II”, ebbe un
effetto grave sullo sviluppo conciliare e post-conciliare, specie sull’ecumenismo
e immaginaria influenza dello Spirito Santo in tutte le religioni. Ma è una
nozione che contraddice la verità cattolica, che concepisce lo Spirito Santo
non all’anima individuale, ma al Corpo Mistico che fortifica e organizza la
Chiesa di Cristo, annullando, quindi, la nozione soggettiva che lo Spirito
Santo si comunica, volente o no, direttamente a tutti e a ciascuno, ma è
una idea modernista che prevede di considerare la religione come una
“esperienza vissuta”, un tipo di idee che sono presenti nella “Dei Verbum”
del Vaticano II (18 novembre 1965), introducendo, così, un falso concetto
di “tradizione” ed un falso concetto di “rivelazione”. La tradizione, perciò,
cessa di essere la trasmissione della immutabile dottrina del “depositum fidei”,
di quella fede, cioè, trasmessa agli Apostoli una volta per sempre. Ma la
“Lumen Gentium” ha aperto la porta alla “eresia” della Chiesa, non più
Signora e Maestra, bensì una familiare “nuova Chiesa” di Cristo che “subsiste”
anch’essa nella Chiesa di Cristo.



Quindi, la “nuova fede” sarebbe fondata sulla “redenzione universale”,
in cui tutti gli uomini, lo vogliano o no, sono riscattati.



Ecco la nuova riconciliazione secondo Karol Wojtyla:

«La storia della salvezza è anche la storia dell’incessante giudizio dell’uomo su Dio. Poteva
Dio, diciamo, giustificarsi davanti alla storia dell’uomo, così carica di sofferenza, diversamente
che ponendo al centro di tale storia proprio la Croce di Cristo?»
(Cfr. “Varcare la soglia della speranza”).

L’idea di “redenzione universale” implica una giustificazione senza risposta a Dio; anzi, l’idea che Dio debba rispondere della redenzione dell’uomo, messo, senza alcun avviso, in un mondo di ingiustizie e disuguaglianze, vittima innocente del dolore e del male a lui estraneo...

Ora, questo pensiero non è che la sintesi del “piano
massonico” e modernista che vuole introdurre nella Chiesa,
come rivoluzione moderna, un programma di trasformazione
psico-pedagogica invisibile per diffondere una nuova iperfede.



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1 Cfr. Robert C. McCarthy, “A Critical Examination of the Theology
of Karl Rahner S.J.”, Carthay Ventures, 2001, p. 3.

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